Qualche tempo fa leggevo un articolo illuminante su Internazionale: “Per molte persone, oggi, è importante cercare di vivere una vita priva di rimpianti. Il concetto è sintetizzato dall’espressione in latino carpe diem […]. Carpe diem significa prendere decisioni coraggiose, per non pentirsene in seguito, mentre amor fati significa […] imparare ad accettare le scelte, più o meno coraggiose, già fatte. […]. Non si tratta più di fare scelte coraggiose “prima che sia troppo tardi”, ma di capire che è già troppo tardi, e lo è sempre stato. Questo è estremamente liberatorio. Abbiamo una sola vita. Perché sprecarla cercando di non avere rimpianti?”.
Tempo
Non so chi sono la sera
Le Chef-d’Œuvre ou Les Mystères de l’horizon. 1955. René Magritte.
Non so chi sono la sera, quando chiudo la porta di casa. Rientro, il gatto mi aspetta, mi lancia qualche fusa. Lo prendo in braccio, lo bacio, mi lecca il naso. Ho fame, mi inganno aprendo il frigorifero. Mi aspetta un cavolo romano. Chiudo. Pentola, acqua, gas, fuoco, sale, fusilli, olio, salsa. Esagero con il parmigiano e la cena è già finità. Fa freddo, prendo una coperta. Quel libro l’ho iniziato da troppo tempo, mi metto nel letto e giro pagina. Sono le 3 di notte. Luce accesa. Dove sono? Bagno, pigiama. Buio. Mi lecca la fronte. Mattino. Non sono io.
Fallo piano
Tutto ci ruota attorno vorticosamente. Dalla sveglia alla buonanotte. Cesso, doccia, caffé, camicia, smartphone, macchina, lavoro, colleghi, mensa, pc, metropolitana, supermercato, divano, tv, cena, lei, vino, piatti, letto, noi. Non saprei a quale velocità mi scivola addosso. Continua a leggere